Il senso di Smilla per la neve

Perfettamente in tema natalizio e recente copiosa nevicata, vi propongo un libro bellissimo che saprà farvi amare la Groenlandia e vi terrà, se già non l'avete fatto, inchiodati fino alla ... conclusione??

Smilla viene dalla Groenlandia, un paese dove ci sono più di dieci modi per dire ”neve". E' una donna indipendente e scontrosa, con specifiche conoscenze di glaciologia e un solo legame affettivo con un bambino, Esajas, figlio di una vicina.
Quando, una sera d’inverno, Esajas muore scivolando da un tetto innevato, Smilla sa che non è un incidente. Ha visto le ultime impronte dei suoi passi, e il ”senso per la neve" trasmessole dalla madre eschimese le permette di leggerle come fossero scritte. E' così che comincia a investigare, frugando in un mistero che nessuno vuol riconoscere, scoprendo rapidamente che la sua azione è osteggiata, che sta sfidando la polizia e il potere di certe istituzioni legate allo sfruttamento delle risorse minerarie della Groenlandia. Ma opporsi è un gesto che l’ha sempre affascinata.
Mentre Copenaghen si prepara a celebrare il Natale e l’inverno ammanta la città nella sua lunga notte, Smilla si trova pericolosamente a confronto con una serie di inquietanti personaggi, coinvolta in un’indagine destinata a portare lontano, in viaggio su una nave la cui meta misteriosa è un punto deserto della calotta polare. Perché là, fra quei ghiacci che conosce, teme e ama, è nascosta la verità che Smilla cerca e quella che forse ha  sempre cercato.
Leggere Il senso di Smilla per la neve è conoscere la magia e subire lo shock di un mondo inesplorato, il fascino di paesaggi in cui la natura si rivela nei suoi estremi. Succede di rado che un thriller comunichi un senso così forte dell’ambientazione. Ma il rapporto di Smilla con la neve è quello di due amanti inquieti, passionali e vendicativi.
Ciò che Hoeg ci consegna non è solo un capolavoro di suspense, ma una protagonista ribelle, ostinata, dura da sconfiggere, difficile da dimenticare. 30 mila lire ben spese a suo tempo per i tipi della Mondadori.

Buon Natale a tutti

Commenti

  1. Lo zio che legge romanzi ... ;-) non l'ho letto, ma vidi il film e non mi impressionò particolarmente ... sebbene un cast di prim'ordine ... da come me lo hai descritto per Smilla avrei scelto Bjork ...

    RispondiElimina
  2. sono sempre stato affascinato da chi sa leggere i segni della natura
    smilla è come una piccola indiana
    che coglie le minime differenze di un passaggio di animali come di una imminente minaccia umana
    del resto c'è stretta correlazione
    tra eschimesi e nativi americani
    se pensi che gli apache degli infuocati deserti americani venivano
    dai ghiacciai athabasca
    ..
    straordineerio e affascinante mondo

    RispondiElimina
  3. che vuoi che ti dica zio ... ora mi affascina di più chi parla del mio mondo ... o comunque vicino me ... la neve descritta da Mario Rigoni Stern o Mauro Corona ... i boschi che furono dei miei avi ... chi parla di urogalli e camosci ... che mi aprla di un mondo che era fatto di pietra e di legno ... mi piace la frase di Corona, che usa spesso, che dopo aver scalato le montagne di mezzo mondo ... "ho scoperto il mondo nel mio orto" ... ed io l'ho fatta mia ... anche in letteratura ... sto cercando e ritrovando le mie radici nella letteratura contemporanea italiana ... anche se non disdegno quella straniera ... ma alla fine siamo l'aria che respiriamo ... tu di mare ... io di montagna ...

    RispondiElimina
  4. bellissime considerazioni
    apprezzabili e condivisibili
    anche se io amo spaziare nell'universo dello scibile umano
    pur condividendo con te e corona
    l'aspetto del mondo in un orto
    o lungo la mia battigia
    del resto ho anche girato un video amatoriale dal titolo microcosmo appunto dove traevo spunto dai piccoli e caratteristici sassi striati e lavorati dal fiume e dal mare per porli in relazione con pianeti e astri in genere

    dal micro al macro e/o viceversa
    straordineeerio e affassinente
    bis

    RispondiElimina
  5. ho letto in uno dei blog la citazione di un passo dell'ultimo di evangelisti ... credo sia il buon carca ... volevo dirgli che mentre lui è all'inizio ... io oramai sono alla fine ... ;-)

    RispondiElimina

Posta un commento

i vostri commenti sono molto apprezzati

Post popolari in questo blog

Il Grande Blek – raccolta n. 100

Da "Le Voci del Bosco" di Mauro Corona

Telesorelle

Dizionario delle cose perdute. di F.Guccini

Giancarlo Alessandrini disegnatore di Eroi