Sabato sera, domenica mattina. di A.Sillitoe



«Perché era sabato sera, il momento più felice e festoso della settimana, uno dei cinquantadue giorni di vacanza sulla lenta ruota panoramica dell'anno, un violento preambolo a una domenica di prostrazione. Il sabato sera esplodevano le passioni accumulate, e uno scoppio di vitalità ripuliva l'organismo degli effetti di una settimana passata a sgobbare in fabbrica. La parola d'ordine era 'Sbronzati e sii felice'».


Dopo "La solitudine del maratoneta" vi segnalo quest'altro libro di Alan Sillitoe e sempre edito da Minimun fax.

Siamo sempre a Nottingham, siamo sempre negli anni '50, stiamo sempre parlando di "giovani arrabbiati" di cui Sillitoe si erge a cantore.


Arthur Seaton ha ventidue anni ed una vita davanti.
Arthur Seaton ama mettersi nei guai, ama sbronzarsi, ama corteggiare le spose trascurate dai mariti, ama starsene da solo a pescare.
Arthur Seaton odia quello che la società ha già deciso per lui: la catena di montaggio, il servizio militare, il matrimonio, fare figli e condurre una vita rispettabile.
Arthur Seaton cerca di fuggire, di ribellarsi, di uscirne ma si rende conto che prima o poi farà la fine dei pesci che abboccano all'amo.

Romanzo attuale, perchè le emozioni e le frustrazioni del giovane Arthur le abbiamo passate tutti, anche se in epoche diverse. Il ritmo narrativo è incalzante, molto spazio ai dialoghi e la descrizione degli ambienti e dei luoghi è fotografica ma senza risultarne pedante.

Il Romanzo è diviso in due parti "Sabato sera" e "Domenica mattina". Nella prima emerge la voglia del rivolta di Arthur, nella seconda il suo graduale ammansimento alle regole imposte.

Vi rivedete?

Commenti

  1. dalla descrizione senz'altro si!!
    leoni e rivoluzionari al sabato
    quanto mogi e addomesticati la domenica che precede la settimana
    di "malesseri" che arriva...
    dovrebbe essere un buon autore
    costui ma se non ti conoscessi direi che sei un tantinello "compagno"
    ehehehe

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  2. anarchico alla guccini, non alla vandali con la bomboletta spray ed i soldi di papà in tasca ...

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