Machiavelli

È davvero meritata la fama obliqua che da secoli accompagna Machiavelli? Quali sono i punti di vista sulla politica e la moralità politica che il Segretario fiorentino pone in opera? Per rispondere a queste domande l’autore prende in esame la carriera politica di Machiavelli e discute il «Principe», i «Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio» e le «lstorie fiorentine» collocandoli nel contesto culturale e storico in cui furono scritti. Mettendo a frutto i suoi studi maggiori, Skinner, (che non è il preside dei Simpson) con grande chiarezza espositiva, mostra come gli aspetti più originali del pensiero machiavelliano debbano essere interpretati quali reazioni polemiche, e a volte satiriche, ai valori umanistici che Machiavelli aveva ereditato e che in parte continuò a professare. L’opera del pensatore che più di ogni altro ha influenzato la tradizione politica moderna viene quindi inserita in una precisa corrente di repubblicanesimo classico. Un libricino di 100 pagine edito da Il Mulino e costato all'epoca 16 mila lirette, molto ben curato dove conosceremo in quattro capitoli
Il Diplomatico
Il Consigliere del Principe
Il Filosofo della Libertà
Lo Storico di Firenze

L'autore ne traccia un profilo in antitesi ai tanti denigratori che in 500 anni lo hanno accusato di ogni sorta di malvagità, da Burke a Shakespeare per non tacere di Marx ed Engels che lo accusavano di "paralizzare le energie democratiche", riconducendo i suoi scritti e pensieri al contesto storico dove visse. Quentin Skinner ha insegnato Storia moderna nell’Università di Cambridge. Attualmente è Barber Beaumont Professor of the Humanities all'Università Queen Mary di Londra. Studioso del pensiero politico rinascimentale, ha pubblicato fra l’altro «Le origini del pensiero politico moderno» (2 voll., ll Mulino, 1989). Ha inoltre curato un’edizione del «Principe» e il volume «Machiavelli and Republicanism» (1990).
.. i Principati nuovi si acquistano o attraverso la Virtù e per mezzo di armi proprie o attraverso la Fortuna, e per mezzo di armi altrui


la sua tomba reca questa iscrizione:
tanto nomini nullum par elogium
a un nome così grande nessun epitaffio è adeguato

Commenti

  1. Compito dello storico è quello di essere l'angelo che ricorda, non il giudice che condanna

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  2. notare la finezza del preside
    Barber Beaumont (barbiere specializzato?? ;-))
    il quale chiude dicendo:
    ... recuperare il passato e porlo di fronte al presente senza cercare di adottare i criteri limitati e incerti del presente per lodare o biasimare il passato.

    quoto alla grande e invito tutti a cogliere questa importante affermazione direi quasi machiavelliana nella speranza possiate condividerla

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  3. Ogni uomo è figlio del suo tempo.

    ed ora ciuciati il calzino.

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  4. grande bart!! ;-))
    in lui ho visto sempre l'incarnazione cartonistica di u'carca in persona
    eccezion fatta per il colore che nel suo caso è rosso


    ihihih

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  5. Caro Zio, purtroppo e specialmente da Noi, lo storico fa pure l'opinionista o meglio l'opinionista fa lo storico e ne viene fuori la solita cialtroneria made in Italy.

    e ciuciati il calzino di nuovo.

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  6. quell'epoca passerà alla storia
    perchè priva di bimbominkia e non
    c'erano ancora i campanelli da
    suonare ma solo le campane di Pier Capponi quello che disse:
    voi suonerete le vostre trombe
    e noi suoneremo le nostre campane
    e vi suoneremo per bene e tromberemo
    le vostre donne

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  7. Non capisco come facciano dei Capponi a trombare ...

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  8. grande Wu MInkia 2 :))
    cervello fino al mattino
    significa che hai dormito bene
    e non hai trombato stanotte

    prrrrt!!! tiè!!
    ;-))

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  9. dormito poco .. ma tutto ok ...

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  10. di un po' Machiavè tu come lo vedevi a uno come Travaglio??

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  11. non lo vedevo.

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