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Visualizzazione dei post da 2012

Auto & Fuoristrada Dicembre 2012 Gennaio 2013

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Completamente rinnovata in questo doppio numero di fine 2012 e inizio 2013, la rivista si presenta con una veste grafica accattivante e che strizza l'occhio ai gadget elettronici , tanto amati dai più giovani e che credo in futuro ci faranno compagnia e ci informeranno su quanto di meglio e nuovo il mercato offrirà. Naturalmente le auto con caratteristiche sia urbane che extra la faranno da padrone e come dice il condirettore della rivista, David Giudici "insieme ci divertiremo da matti".  Il primo scoop riguarda la quinta edizione della sempre verde RAV4 della Toyota , che hanno potuto toccare con mano e salirci grazie ad un'iniziativa della Toyota Europe in quel di Bruxelles . Mentre i primi test dell'anno riguardano: RANGE ROVER quarta serie " ripensata a fondo con fierezza " MINI PACEMAN la " piccola " Mini grintosa e kartesca PORSCHE CAYENNE S DIESEL veloce come la "S" a benzina e con una coppia da 850 Nm a 20

Il Grande Blek – raccolta n. 95

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Due episodi del biondo trapper in questo numero 95 e il seguito delle avventure a puntate di Kinowa . Si comincia con L' eredità Disegnato da André Amouriq , narra del novantenne Lord Mornoway , ricchissimo nobile inglese che si è fatto smontare il maniero avito in Inghilterra per rimontarlo pietra su pietra nella colonia americana. Costui ha stranamente richiesto la visita dei nostri al suo capezzale e strada facendo Blek ha modo di salvare Lucy Mornoway da un agguato di Alce Nero e i suoi indiani. Anche lei è diretta al castello in quanto nipote del vecchio Lord e una volta sul posto troveranno anche altri parenti lì convenuti tra i quali un bellicoso ufficiale delle Giubbe Rosse che alla vista dei trapper va su tutte le furie prontamente placato dal maggiordomo che li avverte di presentarsi al vecchio Lord. Sul letto di morte il vecchio rinfaccia ai vari nipoti di non aver tenuto alto il nome del casato per svariate ragioni e il solo modo per ottenere in eredità

La collina del vento

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“ La verità è che i luoghi esigono fedeltà assoluta come degli animali gelosi: se li abbandoni, prima o poi si fanno vivi per ricattarti con la storia segreta che ti lega a loro; se li tradisci, la liberano nel vento, sicuri che ti raggiungeranno ovunque, anche in capo al mondo ”. Con questa sentenza, in attesa dell’epilogo vero e proprio, si apre l’ultimo capitolo del romanzo “La collina del vento”. E’ il momento in cui gli ultimi segreti si sgretolano d’improvviso, come una frana inattesa che rivela al mondo, tra le macerie, tesori e scheletri celati per secoli e secoli. La collina del Rossarco è il centro del romanzo, e la terra sembra frusciare tra le dita del lettore con più insistenza delle pagine sfogliate nel corso della lettura. La terra, ed il suo rapporto con i custodi della collina, la famiglia Arcuri . Campi, sudore, Meridione , la lotta per farla propria. A prima vista sembrerebbero tutti temi che evocano ricordi di verismo, ma la tentazione dell’accostamento è forse

Giallo Uovo. di C.Flamigni

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"Dove si incontra il protagonista, Primo, e si fa conoscenza con gli abitanti della Casa. Il triangolo Pallade-Pirinciolla-Antavleva. Le delusioni di Primo. Antavleva getta l’esca. Primo Casadei, detto Terzo, faceva il suo turno di guardia sulla collinetta vicino alla strada, seduto sull'erba sotto la quercia più grande. Sopportava con grande dignità il caldo afoso dell’estate romagnola, una stagione che, anche se imbruttiva la campagna, ingiallendola ed eccitandola con vibrazioni dell’aria che salivano dal terreno troppo caldo e imbrogliavano la vista, in fondo in fondo non gli dispiaceva. Primo non portava armi: aveva con sé solo il telefono cellulare, col quale avrebbe potuto chiamare se avesse visto una macchina sospetta cominciare a inerpicarsi sulla carraia sassosa. Un fatto del genere, però, non era mai successo in passato e, almeno fino a quando la fama della Casa e dei suoi abitanti non fosse cambiata, non sarebbe successo in avvenire." Questo libr

Il Grande Blek – raccolta n. 113

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Due episodi del trapper in questo numero 113 e il seguito delle avventure a puntate di Kinowa . Si comincia con L' oro di Tehuantepec Disegnato da Carlo Cedroni , è il seguito dell'avventura pubblicata nel numero 111 della raccolta e avente per titolo " La vendetta di Montezuma " e i nostri sono sulle tracce della fantomatica Contessa Gonzales , la donna che ha raggirato diverse persone nel Nord America compresi i patrioti e la loro causa e ora è riparata in Messico dove è considerata una regina e venerata come una dea da un gruppo di indios che custodiscono un immenso ed antichissimo tesoro Azteco . Sbarcati a Vera Cruz i nostri dovranno vedersela con i soldati messicani, con banditi di ogni risma e attaccabrighe di ogni sorta prima di incontrare la Contessa nel folto della jungla e con lei il favoloso tesoro protetto da micidiali congegni nella grotta dove è custodito e che causeranno la morte di tutti gli incauti che gli si avvicineranno compresa la Cont

Telesorelle

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Le sorelle più amate d'Italia in questo eccezionale numero 28 di Sorrisi & Canzoni TV . Benedetta , la preferita da mia moglie per le sue innate virtù culinarie nonché dotata di una simpatia unica e accattivante, insieme alla sorella maggiore Cristina , volto noto dei notiziari Mediaset , ci raccontano alcuni gustosi aneddoti della loro vita e del futuro che le vedrà a settembre unite sotto la stessa bandiera del canale La7 . Benedetta si è detta addirittura entusiasta visto che potrà rubare gli abiti della sorella dal suo camerino. Cristina dal canto suo condurrà una nuova rubrica di attualità e news. Nel numero troviamo anche Raffaella Carrà che racconta la storia del suo Tuca Tuca ormai quarantenne che è tornato prepotentemente alla ribalta grazie ad uno spot. Gerry Scotti in vacanza ci racconta i suoi giorni sulla sdraio .. che se potesse parlare che ne direbb e  a sua volta delle belle. Licia Colò si rimette in viaggio anche se questa non è certo una novità per lei,

Le perfezioni provvisorie. di G.Carofiglio

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Tutto cominciò con un'innocua telefonata di un vecchio compagno di università. Sabino Fornelli fa l'avvocato civilista. Quando un suo cliente ha un problema penale, lui chiama me, mi passa il caso e poi non vuole saperne più niente. Come molti civilisti, pensa che gli uffici giudiziari penali siano posti malfamati e pericolosi, e preferisce tenersene alla larga. Guido Guerrieri, avvocato penalista di Bari, è il protagonista di una serie fortunata di romanzi di Gianrico Carofiglio , che ironia della sorte oltre che giallista è di professione magistrato. Come ogni personaggio dei romanzi noir o gialli che si voglia dire, il protagonista ha delle caratteristiche tutte sue, nel caso dell’avvocato Guerrieri siamo in presenza di un single quarantenne amante del pugilato, al punto tale da aver messo il sacco al centro del soggiorno di casa sua e sul quale, una volta indossati i guantoni, si sfoga e confida i suoi pensieri. Personaggio  venato di una sana malinconia , a

Canyon Dorado

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Il Texone di Giancarlo Alessandrini , jesino doc come tanti atleti e attori che la cittadina marchigiana è orgogliosa di aver dato i natali. Una storia avvincente con il quartetto al completo e una serie di loschi personaggi accecati dal miraggio dell'oro. Il feroce apache Juh che si oppone al capo Cochise è entrato a far parte della banda Cimarron , una canaglia di primo piano e contro il quale Tex si è già battuto in passato. Deve aiutarlo e ritrovare il mitico " Canyon Dorado " che un vecchio cercatore d'oro, Sunday Jim , ha casualmente scoperto vagando nell'assolato deserto e che ora è costretto a condurci la banda se vuole mantenere intatta la pelle e gli indiani sanno essere convincenti. Magari seppellendoti con la sola testa fuori dalla terra nei pressi di un formicaio e cospargendoti con del succo di cactus in modo da attirare le terribili formiche rosse che potranno allenare le mascelle sulle tue guance. I nostri si mettono in moto ma Carson e Tiger c

Dizionario delle cose perdute. di F.Guccini

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“Una volta, si poteva andare dal tabacchino, comprare una sigaretta – una sola – e fumarsela dove meglio pareva: non c’erano divieti, e i non fumatori erano una gran brutta razza” Viaggio nella memoria e nel "stavamo meglio quando stavamo peggio" del grande Francesco Guccini. Un libro che si legge tutto d'un fiato, al fresco dell'ombrellone in questo caldo luglio, e che ci porta a conoscere una parte di storia contemporanea fatta di piccole cose, che oramai sono andate perdute. E allora il buon Francesco ci ricorda che una volta si facevano le foto ai bambini con la "banana" ed a culo scoperto, le punture si facevano con le siringhe di vetro, al cinema si fumava e il frigorifero era una rarità. E che dire dell'immagine di copertina con le "Nazionali Esportazione"? Sparite come chi le fumava ...

La cavalcata del morto

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Un Texone coi fiocchi, anzi coi puntini. Tanti, laboriosi ed estremamente efficaci quelli usciti dalla magica matita di Fabio Civitelli su sceneggiatura di Mauro Boselli in questo entusiasmante numero di Giugno 2012 , che vede in azione il quartetto intero e uno degli amici più bizzarri e misteriosi che abbiamo avuto modo di apprezzare nella lunga serie di avventure del nostro eroe preferito: El Morisco . Lui e il fido Eusebio stanno passando dei brutti momenti a Pilares a causa di strani trafugamenti di salme dal cimitero che i locali attribuiscono al " Brujo " col fez egiziano , per esperimenti sui cadaveri. Ma la realtà è molto diversa e Tex inizia subito ad indagare su un indizio fornito da un peone del posto terrorizzato da un misterioso cavaliere senza testa che di notte aveva sorpreso lui e un suo amico intenti a scavare in una tomba per conto di Ben Horne , un tempo ranger anch'egli. Il cavaliere era sbucato dal buio, preceduto dal suono di un piffero india

Arrivederci, amore ciao. di M. Carlotto

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La carogna dell’alligatore galleggiava a pancia all’aria. Era stato abbattuto perché aveva iniziato ad avvicinarsi troppo all’accampamento e nessuno voleva rimetterci un braccio o una gamba. La puzza dolciastra della decomposizione si mescolava a quella della selva. La prima capanna distava da quella radura un centinaia di metri. L’italiano chiacchierava tranquillo con Huberto. Avvertì la mia presenza. Si voltò e mi sorrise. Gli strizzai l’occhio e lui riprese a parlare. Mi portai alle sue spalle, respirai a fondo e gli sparai alla nuca. Si afflosciò sull’erba. Lo afferrammo per i piedi e le braccia e lo buttammo a fianco all’alligatore. Il rettile a pancia all’aria e lui a faccia in giù.     Centro America. Un ex terrorista in fuga uccide a sangue freddo un suo compagno di sventura per poter abbandonare una guerra rivoluzionaria in cui non crede più. La sua stagione degli ideali è finita per far posto a quella del denaro. Aiutandosi con mille espedienti di concittadini ed e

Il giorno prima della felicità. di E.De Luca

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"Scoprii il nascondiglio perché c'era finito il pallone. Dietro la nicchia della statua, nel cortile del palazzo, c'era una botola coperta da due tavolette di legno. Mi accorsi che si muovevano quando ci misi i piedi sopra. Mi prese paura, recuperai la palla e sgusciai fuori tra le gambe della statua. Solo un bambino smilzo e contorsionista come me poteva infilare la testa e il corpo tra le gambe poco divaricate del re guerriero, dopo aver aggirato la spada piantata giusto davanti ai piedi. La palla era finita lì dietro, dopo un rimbalzo di sponda tra la spada e la gamba." Lo Smilzo è un giovane orfano che vive, nella Napoli del dopoguerra, con la madre adottiva in un grande caseggiato popolare. Don Gaetano è il portiere tuttofare del caseggiato. Lo Smilzo diviene amico di Don Gaetano. Don Gaetano tratta lo Smilzo come un figlio. Gli insegna l’arte del vivere e del sopravvivere e gli racconta la sua storia, che è anche la memoria della Napoli occupata e poi

Il mondo silenzioso di Nicholas Quinn. di C.Dexter

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Dunque? Lei che cosa ne pensa?". Il Presidente del Comitato Esami Esteri interpellò a bruciapelo Cedric Voss, responsabile della Commissione di Storia. "No, mi scusi, Presidente, ma credo che prima sia meglio sentire il parere del Segretario: in fin dei conti sarà il personale di ruolo a interagire con chi verrà nominato". Si fosse trovato in compagnia meno eletta, Voss avrebbe aggiunto che non gliene importava un fico secco di chi si sarebbe beccato il posto. Ma, date le circostanze, tornò a sprofondare nella comoda poltroncina di pelle azzurra assumendo la sua caratteristica posa sonnacchiosa, con la speranza che tutti si dessero una mossa. La riunione andava avanti da almeno tre ore. Mondo accademico di Oxford, fine anni ’70. Il burbero ispettore Morse del commissariato di Thames Valley Police di Oxford si trova ad indagare in un caso di omicidio avvenuto all’interno del Mondo accademico di Oxford. La vittima è il giovane professore Nicholas Quinn , memb

Vietato alla gente per bene. di E. Vendrame

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Un mio tenerissimo compagno di squadra, talento calcistico stratosferico, ai tempi in cui giocavamo insieme nella primavera dell' Udinese, mi raccontò che una sera quando per la prima volta andò a puttane nei pressi della stazione di Udine, ne vide una che gli piaceva un casino. Dopo aver vinto un'attimo di timidezza, le si avvicino e le chiese se fossero bastate 500 lire per scoparla. "Con 500 lire ti puoi sparare una sega!" gli rispose seccata la prostituta. Così lui, prendendola alla lettera, si assentò per una decina di minuti e poi tornò da lei dicendole che s'era sparato la sega, e tutto fiero le mise in mano le 500 lire! Racconti di vita di un calciatore maledetto, come lo furono Zigoni o Meroni, ma autentico e sopra le righe. Non ho avuto la fortuna di vederlo giocare, anche se ha mosso i primi passi da calciatore, nella squadra della mia città prima di spiccare il volo per la Lanerossi Vicenza. Ma chi lo ha visto mi ha sempre detto "matto ma

L'ottava vibrazione. di C.Lucarelli

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" Tutte le volte che si allentava il nodo della cravatta, il signor Cappa batteva l'unghia del pollice contro la superficie inamidata del colletto. Agganciava il nodo con l'indice, tirava piano verso il basso e poi, sempre, un piccolo colpo con la punta del pollice sulla cellulosa irrigidita, un piccolo colpo secco, all'indietro, come per lanciare una biglia, tutte le volte. Non serviva a niente, non aveva significato, e se anche gli avessero chiesto il motivo per cui lo faceva lui non avrebbe saputo cosa rispondere, perché non si era mai accorto nemmeno di farlo.  " "Si sentiva. Si sentiva nell'aria che schiacciava la città. C'era qualcosa di diverso in quell'aria immobile e pesante, calda come in un forno, un odore aspro di metallo e fumo bagnato, un brivido elettrico, che sapeva di bruciato e faceva rizzare i peli sulle braccia. Era già stagione di piogge, ma non è aria di temporale quella che possono sentire tutti, da Massaua e lungo la cost

La sottile linea scura

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A Fine Dark Line  di Joe R. Landsdale Mi chamo Stanley Mitchell Jr . Tanto mi ricordo , tanto intendo scrivere.   Siamo nel 1958 a Dewmont , Texas in una afosa e interminabile estate dove il curioso tredicenne Stanley  lavora nel Drive-In del padre e mette il naso in un segreto che doveva rimanere nascosto. E’ la perdita dell’innocenza in piena e perfetta naturalezza: un mondo stravolto che per lui cambierà per sempre.  Lansdale attraverso una sapiente miscela magica,  ricrea i sapori, le voci, e le atmosfere di   un’epoca ormai lontana e per molti mai dimenticata che d’incanto riemerge per essere bevuta tutta di un fiato.  « Nell'invecchiare - e, in realtà, non è che sia poi così vecchio: neanche arrivo ai sessanta - scopro che per me il passato ha più importanza del presente. Non sarà un bene, però è la verità. All'epoca tutto era più intenso. Il sole era più caldo. Il vento più fresco. I cani più svegli..... Non sempre la verità da soddisfazione e, a tirar

Veracruz. di V. Evangelisti

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Il 17 marzo 1683 Hubert Macary scrutava il mare, in attesa dei vascelli in arrivo. Solo lui e l'amico Francise Levert sapevano che al largo di Roatán stava per apparire la flotta più imponente che i Fratelli della Costa avessero mai allestito. Ben diciassette velieri, inclusi vari brigantini da una trentina di cannoni ciascuno. Appoggiato con il gomito a una torretta di guardia, la gamba sinistra su un cannone arrugginito, Hubert pregustava lo spettacolo. Per assaporarlo si metteva nei panni degli spagnoli di qualche città costiera, quando al largo apparivano i pirati. ... Michel de Grammont indicò i vascelli della Confraternita della Costa. Al centro della baia, rosseggiante per il sole pomeridiano, si preparavano alla partenza. Legni complicati da guidare, foreste di vele e pennoni, scafi fragili e forti al tempo stesso. «Si è condannati a morire, ma si muore con dignità. Scommetto che è stato così anche per Gabriela. Ora smettete di rimuginare. Tra meno di mezz'o

Cielo di sabbia. di J.R. Lansdale

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"Già quel vento bastava a gettare a terra un uomo adulto, ma niente era peggio della polvere. Quando era rossa capivo che arrivava dall’Oklahoma, dove stavamo anche noi. Ma se era bianca significava che un pezzo di Texas ci stava cadendo sulla testa, e se le folate erano più scure giungevano con buona probabilità dal Kansas o dal Nebraska. Secondo la mamma bastava guardarle bene, quelle tempeste di sabbia, per scorgerci il volto del diavolo. Io non ci giurerei, su questa faccenda del diavolo e compagnia bella, ma so per certo che la sabbia, a volte, sembrava assumere forme vere e proprie; tanto da farmi credere che un volto, là dentro, ci fosse davvero. Un volto malvagio e furibondo, che aveva tutte le intenzioni di spazzarci via." «Uscii in retromarcia dalla rimessa e mi avviai traballante sulla sabbia. Le gomme non facevano bene contatto, e fui costretto a rallentare. Poi prendemmo il via. Era come cavalcare sulle onde dell’oceano. Andavamo lenti, ma andavamo. Non inten