La cavalcata del morto

Un Texone coi fiocchi, anzi coi puntini. Tanti, laboriosi ed estremamente efficaci quelli usciti dalla magica matita di Fabio Civitelli su sceneggiatura di Mauro Boselli in questo entusiasmante numero di Giugno 2012, che vede in azione il quartetto intero e uno degli amici più bizzarri e misteriosi che abbiamo avuto modo di apprezzare nella lunga serie di avventure del nostro eroe preferito: El Morisco. Lui e il fido Eusebio stanno passando dei brutti momenti a Pilares a causa di strani trafugamenti di salme dal cimitero che i locali attribuiscono al "Brujo" col fez egiziano, per esperimenti sui cadaveri. Ma la realtà è molto diversa e Tex inizia subito ad indagare su un indizio fornito da un peone del posto terrorizzato da un misterioso cavaliere senza testa che di notte aveva sorpreso lui e un suo amico intenti a scavare in una tomba per conto di Ben Horne, un tempo ranger anch'egli. Il cavaliere era sbucato dal buio, preceduto dal suono di un piffero indiano simile a un sibilo del vento e roteando una micidiale navaja aveva mozzato la testa al povero Horne senza che i suoi colpi di pistola potessero minimamente ferirlo e nella corsa il suo cavallo aveva travolto e ucciso lo sfortunato collega in fuga. La descrizione corrispondeva in pieno alla leggenda del fantomatico "el hombre muerto", un fantasma senza testa che cavalca di notte la prateria su di un nero cavallo in cerca di sangue. Si dice fosse un comanchero di nome Arturo Videla che terrorizzava la zona di confine col Texas e che 4 ranger uccisero una trentina di anni prima. E uno di questi era proprio Ben Horne e forse voleva vedere se il corpo di Videla fosse ancora nella sua tomba prima di venire ucciso. Gli altri erano Manuel Flores, Creed Tyler e Will Wallace. Quest'ultimo, discendente da scozzesi aveva avuto la macabra idea di tagliargli la testa, come fecero ad un altro in Scozia per esempio e monito, ed appenderla alla sella dopo aver fissato il cadavere e lanciare il cavallo accecato al galoppo. Dopo aver vagato per giorni la povera bestia era stata fermata da alcuni peones e il suo macabro cavaliere seppellito. Non resta che avvertire gli altri ranger temendo per la loro vita e sperando di ottenere nuove informazioni, Tex manda Tiger e Kit dal più vicino dei tre rimasti, Tyler Creed, che ha un ranch proprio al confine. Videla era sposato con una comanche e viveva ben voluto in una comunità di indiani e sangue misto chiamati comancheros e Tex su consiglio di Morisco, parte con Carson alla volta della "mesa del muerto" dove spera di trovare le tracce di una misteriosa setta chiamata i "resurrezionisti" che si dice abbiano antichi poteri magici indiani per far risorgere i morti e che possono essere implicati in quel che sta accadendo. El Morisco dal canto suo parte con Eusebio per incontrare una vecchissima "bruja" indiana che vive isolata nel deserto e può conoscere particolari aspetti della vicenda essendo assai rispettata e visitata per le sue doti di esperta "curandera". Le loro strade si uniranno e dopo numerosi scontri porteranno ad un finale di tradimenti, oro trafugato al Generale Santa Ana e al desiderio di vendetta della bella strega Sarita, figlia di Videla, alla quale Tex lascerà l'oro che il padre aveva nascosto a patto che lo usi per migliorare le condizioni di vita della sua gente e la smetta di "disturbare i morti". Quei morti che venivano privati della testa, legati e mandati a cavallo per terrorizzare la zona, mentre quello tra loro, il "giustiziere" vero e proprio, naturalmente vivo e vegeto, si avvaleva di una pesante corazza spagnola rinforzata per attutire i colpi ... ma a Tex non la si fa.
Texone n.27
Giugno 2012

Commenti

  1. c'è da dire che nella storia da cui trae spunto il soggetto in questione, il comanchero che viene orribilmente decapitato si chiamava .... Arturo Vidal

    O_O

    vi dice niente??
    ;-))

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  2. e bravo lo zio che ha rinnovato la veste grafica ... ora devo trovare il tempo di postare i libri che ho letto in spiaggia ... ;)

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