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Visualizzazione dei post da maggio, 2012

Arrivederci, amore ciao. di M. Carlotto

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La carogna dell’alligatore galleggiava a pancia all’aria. Era stato abbattuto perché aveva iniziato ad avvicinarsi troppo all’accampamento e nessuno voleva rimetterci un braccio o una gamba. La puzza dolciastra della decomposizione si mescolava a quella della selva. La prima capanna distava da quella radura un centinaia di metri. L’italiano chiacchierava tranquillo con Huberto. Avvertì la mia presenza. Si voltò e mi sorrise. Gli strizzai l’occhio e lui riprese a parlare. Mi portai alle sue spalle, respirai a fondo e gli sparai alla nuca. Si afflosciò sull’erba. Lo afferrammo per i piedi e le braccia e lo buttammo a fianco all’alligatore. Il rettile a pancia all’aria e lui a faccia in giù.     Centro America. Un ex terrorista in fuga uccide a sangue freddo un suo compagno di sventura per poter abbandonare una guerra rivoluzionaria in cui non crede più. La sua stagione degli ideali è finita per far posto a quella del denaro. Aiutandosi con mille espedienti di concittadini ed e