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Visualizzazione dei post da marzo, 2011

Il numero della Bestia

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Siamo sul pianeta Terra. Ma quale Terra? Siamo nel nostro universo. Ma quale universo? Jacob J. Borroughs , scienziato appassionato di science fiction classica è arrivato alla conclusione che esiste un numero imprecisato di universi (il multiverso) che dentro questi universi esiste un imprecisato numero di pianeti. Per questo motivo ha inventato la macchina del tempo, piccolo portentoso meccanismo che trasporterà lui, l’affascinante moglie, la bellissima figlia e l’aitante genero attraverso infiniti mondi. Ma anche i Black Hats , gli alieni, lo sanno e lo inseguono. E' una fuga piena di azzardi e di avventure. Diventa un gioco scoprire pianeti simili a quelli del nostro universo, studiare fenomeni naturali che si verificano qui ora e là in un imprecisato futuro o in un imprecisato passato, oppure partire da un pianeta alle ore 10.30, trascorrere sei mesi su un altro pianeta e ritornare al luogo di partenza alle ore 10.38. Impossibile? No. E' appassionante riscoprire l’universo

I Fantasmi di Pietra. di M.Corona

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"Ormai è l'autunno, tutto torna a dormire, tutto scompare nella pace dell'inverno imminente. Anche i rumori vanno in letargo come ghiri nelle tane. Le case tacciono, ascoltano, sentono la neve depositarsi sui tetti. Quelle senza tetto la ricevono dentro i muri, sui solai, nelle cucine distrutte. La visita della dama bianca entra nel cuore delle case sgangherate. Il paese abbandonato guarda a tramonto con gli occhi malinconici delle finestre senza vetri, sospira adagio con la bocca delle porte sfondate. Era un bel paese, il nostro, adesso non c'è più." “Ho scritto la Spoon River del mio paese perduto” Erto, Vajont, 9 ottobre 1963. Luoghi, nomi e date che rimangono indelebili anche nelle pietre delle case. Quattro strade, quattro stagioni e le parole si liberano nell'aria di Erto vecchia, del paese fantasma. Spesso, quando sono in zona, faccio un salto ad Erto, possibilmente in mezzo alla settimana, in modo tale da non assistere al turismo funerario ver

I ribelli di Cuba

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Cuba libre ?? che c'entra con Tex?? sarà strano ma è vero e dopo l'avventura in Patagonia dello scorso anno ci ritroviamo ancora in America Latina e sempre ben lontano da quelle location che ci resero familiare il ranger e che amiamo da sempre . Papà Bonelli si faceva spedire una rivista illustrata dall'Arizona e il fido Galep riproduceva fedelmente i paesaggi in essa fotografati. Ma tant'è e questa volta può aver dipeso dal disegnatore Orestes Suarez natio dell'isola caraibica e scovato dal Bonelli stesso come accennato nell' introduzione del numero 24 della serie Texone . Lo sceneggiatore è lo stesso dello scorso anno, il mio coetaneo Mauro Boselli al quale lamentavo la "lontananza" eccessiva del nostro eroe da casa, ma ho visto che è tempo perso e la sceneggiatura è del solito Nolitta Guido al secolo Sergio Bonelli , l'editore, credo, più amato d' Italia. La storia, alquanto improbabile anche quest'anno, e resa graficamente molto bene

Povera Patria. di F.Battiato

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Franco Battiato Come Un Cammello In Una Grondaia (1991) Povera Patria . Povera patria! Schiacciata dagli abusi del potere di gente infame , che non sa cos'è il pudore, si credono potenti e gli va bene quello che fanno; e tutto gli appartiene. Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni! Questo paese è devastato dal dolore... ma non vi danno un po' di dispiacere quei corpi in terra senza più calore? Non cambierà, non cambierà no cambierà, forse cambierà. Ma come scusare le iene negli stadi e quelle dei giornali? Nel fango affonda lo stivale dei maiali . Me ne vergogno un poco, e mi fa male vedere un uomo come un animale. Non cambierà, non cambierà si che cambierà, vedrai che cambierà. Voglio sperare che il mondo torni a quote più normali che possa contemplare il cielo e i fiori, che non si parli più di dittature se avremo ancora un po' da vivere... La primavera intanto tarda ad arrivare

Garibaldi

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A proposito di Alexandre Dumas père – il popolarissimo autore dei Tre moschettieri e del Conte di Montecristo - sono ancora in pochi a sapere che fu sincero amico ed entusiasta ammiratore di Giuseppe Garibaldi , al quale dedicò due libri, queste Memorie redatte nel 1860 e I garibaldini , scritto l’anno successivo, al seguito della spedizione dei Mille. Attraverso conversazioni, lettere, appunti, testimonianze, aneddoti, con il taglio sintetico e veloce di un moderno reportage giornalistico, Dumas ricrea da par suo l'infiammato, esaltante clima delle spedizioni garibaldine, restituendoci - senza soverchia retorica e mantenendosi sobriamente fedele ai fatti - l' irripetibile atmosfera di un'epoca ormai lontanissima di sentimenti “belli” e "nobili”, di cuori puri, di romantiche improvvisazioni, di amor di patria ; un'epoca di grandi ideali in cui, forse ingenuamente, si credeva davvero di poter cambiare il mondo rischiando il proprio sangue al seguito di un uomo

Il Grande Blek

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Inutile dirvi che queste strisce evocavano emozioni e sogni sconfinati come gli incantevoli paesaggi del Nord America. Il biondo trapper e i suoi amici sapevano portarci lontano con la fantasia meglio di qualsiasi computer e TV moderni. In questa ristampa della serie IV avente per titolo: Nuovi aneliti di libertà i nostri eroi vengono invitati ad una riunione di patrioti capeggiati da John Garlan , un ricco allevatore che sta organizzando nella sua contea una lotta di resistenza contro gli inglesi. Ma nel luogo convenuto, una soffiata, fa intervenire gli odiati " gamberoni " e nella sparatoria che segue Blek riesce a fuggire ma Garlan viene catturato. Riorganizza nella boscaglia il gruppo dei sopravvissuti e in attesa di trovare il modo di liberare il capo locale, una diligenza scortata dagli inglesi gli consente di attuare un'imboscata e catturare a sua volta la bella Mary Bancroft che è una spia al servizio inglese e deve comunicare urgenti notizie al governato

Auto & Fuoristrada 3

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C' era una volta il fuoristrada: questo è l'incipit di una favola che, in futuro, non vorremmo fosse mai raccontata ai nostri nipoti. Praticato correttamente, il fuoristrada è un formidabile modo d’impiegare il tempo libero, di avvicinarsi alla natura, di mettere alla prova la propria abilità di guida, perfino di socializzare, coinvolgendo nelle nostre uscite persone in grado di apprezzare queste "uscite" dal quotidiano, dal grigiore dell'asfalto…. e questo era parte dell'incipit del numero di Marzo 2011 a firma del Direttore Enrico Violi . In questo numero si affrontano anche le ipocrisie ricorrenti che vorrebbero le città vietate ai suv in nome di un inquinamento maggiore e falso per non parlare dell'ingombro che in molti casi è inferiore alle cosiddette "auto normali". Per quanto riguarda invece la tecnica e nuove uscite sono molti i modelli su cui mettere occhi e pensieri. Si parte naturalmente con uno sguardo sulle novità del Salone di Gin

I delitti di Via Medina-Sidonia. di S.Piazzese

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I sani, buoni, misteriosi delitti, che gli mancano tanto; quelli che rendono vivibili tutti i paesi civili di questo mondo. Quelli con un bel movente, quelli da scavarci dentro, come Maigret, come Marlowe, o - più realisticamente - come don Ciccio Ingravallo, per arrivare alla fine ai meccanismi elementari della psiche. Da noi, però, c'è la mafia che oscura tutto, e non concede a un detective brillante alcuna possibilità di uscire dalla routine". Protagonista è Lorenzo La Marca , ricercatore universitario che si vede costretto ad indagare sulla strana morte, probabilmente un suicidio, di un suo amico ed ex collega. L'indagine, che si svolge a Palermo, lo porterà a conoscere la ex-ragazza della povera vittima, ad incontrare i suoi colleghi al Dipartimento di Botanica fuori dal lavoro. A riavvicinarsi alla bella e fascinosa Michelle, ad incontrare la sorella Maruzza ed il cognato Armando. A scontrarsi, ma poi amichevolmente, con il commissario di polizia Spotorno , che in

Niente, più niente al mondo. di M.Carlotto

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Devo mettere a posto la spesa. Tra poco arriveranno e non voglio che trovino la casa in disordine. Ne troveranno solo nella sua camera ma lì niente più niente al mondo potrà mettere ordine. Niente più niente al mondo servirà a mettere a posto le cose. Sono stanca, la fermata dell’autobus è lontana dal Supermegafantadiscount e mi sono dovuta fare una bella camminata con le borse piene dopo una mattina di lavoro. Ma ne valeva la pena: Polpa di pomodoro, barattolo da 400 gr.0,24 Mozzarella bocconcino, 100 gr., 0,39 Detersivo Marsiglia, bucato a mano, 1euro e 15. Dentifricio al fluoro, 0,42 Caffè 4 pacchi da 250 gr., 3 euro e 39 Olio Extravergine, 1 litro, 2 euro e 75 Pesto alla genovese, 0,66 Il vermouth invece l’ho preso qui alla bottiglieria sotto casa. È l’unica cosa su cui non risparmio. Mi piace di marca. E poi Torino è la capitale del vermouth, è roba nostra. Se mi sbrigo farò in tempo anche a berne un goccio. Anzi me lo faccio subito, non ho comprato surgelati oggi, che si rovina