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Visualizzazione dei post da gennaio, 2011

Il re dei giochi. di M.Malvadi

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«Anche quest’anno sembrava d’aver trovato un bell’omicidio per passare il tempo e loro vengono a rovinarti tutto». Ampelio il nonno, Aldo l’intellettuale, il Rimediotti pensionato di destra, e il Del Tacca del Comune; sono i quattro vecchietti detective del BarLume. Attorno al nuovo biliardo sezionano gli ultimi fatti di Pineta, tra cui il terribile incidente della statale: è morto un ragazzino e sua madre è in coma profondo. Abituati a indagini e delitti i quattro si autoconvincono che non si sia trattato affatto di un incidente. "Il Re dei Giochi" è il terzo libro di quella che si può definire una serie creata da Marco Malvadi . Si potrebbe dire i terribili 4+1. Dove i quattro sono i "giovani vecchietti" e l'uno Marco , il barista, pardon il barrista, come dice lui, del BarLume , nipote di Ampelio. Laureato in matematica e divorziato, dopo una vincita al Totocalcio apre un Bar e dal retro del bancone, assieme ai suoi, suo malgrado, "fedeli clienti"

I dodici Cesari

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dal mito alla realtà Da Tiberio , tiranno libidinoso arroccato sulla scogliera di Capri , a Domiziano , ossessionato dalla paura di essere ucciso; da Vitellio , dilapidatore di fortune in colossali orge, fino ai proverbiali Caligola e Nerone , è un prodigioso accumularsi di luoghi comuni che dipingono i primi dodici imperatori di Roma come personalità malate, travolte dalla follia del potere. Regis F. Martin si è proposto di dissipare il corteo di leggende che nei secoli segue tenacemente questi dodici uomini e di scoprire la realtà che si nasconde dietro il mito. ln primo luogo era necessario definire la forza e le origini della tradizione: da dove viene, come si è evoluta l’immagine stereotipa che caratterizza i Cesari? Come ha potuto svilupparsi la teoria del potere che rende pazzi, che trasforma il buon principe in tiranno dissoluto e sanguinario? Martin interroga le fonti più varie ( i testi degli storici, ma anche le sculture e le immagini che ci offre la numismatica) per r

54. di Wu Ming

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Non c'è nessun "dopoguerra". Gli stolti chiamavano "pace" il semplice allontanarsi del fronte. Gli stolti difendevano la pace sostenendo il braccio armato del denaro. Oltre la prima duna gli scontri proseguivano. Zanne di animali chimerici affondate nelle carni, il Cielo pieno d'acciaio e fumi, intere culture estirpate dalla Terra. Gli stolti combattevano i nemici di oggi foraggiando quelli di domani. Gli stolti gonfiavano il petto, parlavano di 'libertà", "democrazia", "qui da noi", mangiando i frutti di razzìe e saccheggi. Difendevano la civiltà da ombre cinesi di dinosauri. Difendevano il pianeta da simulacri di asteroidi.  Difendevano l'ombra cinese di una civiltà.  Difendevano un simulacro di pianeta. Primavera 1954. Che ci fa in Dalmazia Stefano Zollo, italoamericano di Brooklyn, braccio destro di Salvatore Lucania alias "Lucky Luciano"? E perché il suo destino è legato a quello di un televisore McGuffin El

Picatrix, la scala per l'inferno

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SPECIALE COMPLEANNO GT   Dopo essere stato inviato a Figeac dal papa Innocenzo VI, nel 1360, dove un'orda di morti viventi scaturiti dal nulla minacciava la stipula del trattato di Brétigny, destinato nelle intenzioni a concludere la guerra poi detta dei cent'anni, ove Eymerich è sembrato sul punto di soccombere per poi avere la meglio contro l'antico nemico che ha ordito il complotto, forse identificabile, per i commentatori più fantasiosi, con l'Anticristo ( Eymerich V: Cherudek ), Nicolas Eymerich, inquisitore generale del regno d'Aragona non ha modo di riposarsi a lungo. Pietro IV d'Aragona ha ormai apertamente abbracciato la causa degli eretici beghini, che danno alle fiamme il palazzo dell'Inquisizione, e al contempo, un'oscura minaccia proveniente da mondi lontani, e alimentata dalla magia islamica, costringe l'inquisitore ad addentrarsi nel regno arabo di Granada e a combattere misteriose forze celesti, licantropi vampireschi e

Idi di Marzo

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Roma, inizi di marzo del 44 avanti Cristo. Caio Giulio Cesare , il pontefice massimo, il dittatore perpetuo, l’invincibile capo militare che ha assoggettato il mondo alla legge romana, è un uomo di cinquantasei anni, solo in apparenza nel pieno della sua prestanza fisica e psichica. ln realtà è stanco e malato, una belva fiaccata e rinchiusa nella gabbia dei propri  incubi spaventosi. La missione di cui si  sente investito - chiudere la sanguinosa stagione delle guerre fratricide, riconciliare le fazioni, salvare il mondo e la civiltà di Roma - vacilla paurosamente sotto i colpi martellanti e subdoli  dei complotti di palazzo, orditi da chi vede in lui il tiranno efferato, colpevole, dopo lo strappo del Rubicone , di aver messo per sempre  fine alla libertà della repubblica. Cesare è come paralizzato, incapace di reggere sulle spalle il peso di un potere immenso e cerca rifugio nella preparazione dell'ennesima campagna bellica, quella contro i Parti . " Sul campo di battaglia

Blek il nemico dei Piedi Neri

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Con l'anno nuovo voglio introdurre un altro personaggio dei fumetti che mi ha fatto crescere sognando e aspettando con ansia la sua uscita settimana per settimana. Questa ristampa, trovata in edicola contiene sette strisce di 32 pagine ognuna ed è una delle tante andate in edicola per la serie riciclaggio resi e fondi di magazzino. Ma l'atmosfera nei disegni e testi della mitica EsseGessE c'è tutta ed è sempre quella di una volta, nel senso che lo rileggo con la stessa attenzione ed entusiasmo che riservavo alla serie un tempo. Il perchè è forse facile da comprendere, nel motivo che le minuscole strisce, che uscivano con regolarità settimanale, erano attese con spasmodica ansia e quando finalmente, reperite le 20 lire della paghetta settimanale, e dopo aver passato ore con il naso appiccicato alla vetrina dell'unica edicola del paese, l'agognato numero faceva capolino nel solito angolino, entravo e lo acquistavo con il cuore palpitante. Sembra uno scherzo ma

Tortuga. di V. Evangelisti

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"Rogério de Campos pensò che la sua ora fosse venuta. Il ponte del Rey de Reyes somigliava al pavimento di un mattatoio. Il sangue scorreva a rivoli o si espandeva a macchie, tra gli alberi abbattuti, i fasci di vele e gli intrichi di sartiame reciso…" Vi affascinano le storie di pirati? Volete sapere la loro vera storia? Chi erano i bucanieri? Ed i filbuistieri? E come erano governati? A queste e altre domande e curiosità troverete risposta nel Romanzo Storico " Tortuga " di Valerio Evangelisti. La sua lettura, è stata per me, immergermi in un avventura, come quando da ragazzo leggevo i libri di Verne o Salgari. Ma in questo caso, l'autore riesce (e non è la prima volta da parte sua) a far collimare romanzo con avvenimenti storici. D'altronde Evangelisti nasce come storico, per poi divenire romanziere, e scusatemi se mi permetto, uno dei più grandi romanzieri italiani contemporanei. Nel 1685. Il nostromo portoghese, Rogério de Campos, ex gesuita dal passat