Tortuga. di V. Evangelisti

"Rogério de Campos pensò che la sua ora fosse venuta. Il ponte del Rey de Reyes somigliava al pavimento di un mattatoio. Il sangue scorreva a rivoli o si espandeva a macchie, tra gli alberi abbattuti, i fasci di vele e gli intrichi di sartiame reciso…"

Vi affascinano le storie di pirati? Volete sapere la loro vera storia?
Chi erano i bucanieri?
Ed i filbuistieri?
E come erano governati?

A queste e altre domande e curiosità troverete risposta nel Romanzo Storico "Tortuga" di Valerio Evangelisti.

La sua lettura, è stata per me, immergermi in un avventura, come quando da ragazzo leggevo i libri di Verne o Salgari. Ma in questo caso, l'autore riesce (e non è la prima volta da parte sua) a far collimare romanzo con avvenimenti storici.
D'altronde Evangelisti nasce come storico, per poi divenire romanziere, e scusatemi se mi permetto, uno dei più grandi romanzieri italiani contemporanei.

Nel 1685. Il nostromo portoghese, Rogério de Campos, ex gesuita dal passato torbido, è catturato dal comandante pirata Lorencillo e arruolato a forza. In questa comunità multietnica, multisociale e multicrudele, Rogério, lentamente è conquistato dalle regole a volte fraterne, a volte feroci in essere in quel micro cosmo che è il brigantino in cui vive. Nella sua discesa verso l'inferno, egli vede dei barlumi di democrazia che nella civiltà da cui proviene non trovava più. La stessa Tortuga, covo delle armate piratesche, ha le apparenze di una repubblica, eppure si fonda sul più rigido schiavismo. Rogério, qui conoscerà il tetro cavaliere De Grammont e ne diverrà servitore e con lui partecipa all'ultima grande avventura dei pirati della Tortuga: la presa, sanguinosissima, della città di Campeche, sulle coste messicane. Unica luce, in quella conquista infernale, l'amore del portoghese per una schiava africana da cui lo stesso De Grammont è attratto. Sarà l'episodio che volgerà il viaggio di ritorno in tragedia.

Commenti

  1. a parte la storia che mi attizza fin da bambino ma sai che te e il carca mi avete incuriosito e non poco con evangelisti??
    non appena avrò terminato di leggere
    le decine di libri che ancora mi rimangono oltre a qualche fumettazzo che accumulo mensilmente mi vedrò costretto a cimentarmi in qualcosa di suo .. sempre che il tempo mi assista altrimenti vorrà dire per la prossima campata

    ehehehe

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  2. al limite ti leggeremo qualche brano il giorno della tua dipartita ... faremo una 24 ore ... tra il resto tu ed evangelisti siete quasi coetanei ... finito il giorno 31 di leggere Rex Tremendae Maiestatic ... immagino che lo abbia finito anche il Carca ... ;-)

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  3. macchè finito, sono a pagiona 120 e rotti...:-)

    dopo la reensione di tex mi sto deicando ai 25 numeri arretrati di ristampa dago che ho accumulato....

    sempre meraviglioso e che trombate ragazzi...:-))

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  4. appena riesco recensisco "Picatrix, la scala per l'inferno", non il migliore, ma il mio preferito di Eymerich...

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  5. L'ultimo mi ha deluso ... si vede che si voleva liberare del magister ... il migliore per me rimane Cherudek

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