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Visualizzazione dei post da 2016

Color Tex N.10

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IL MESCALERO SENZA VOLTO Testi di Jacopo Rauch e disegni di Alessandro Bocci Deserto della Sonora, il vecchio Carson è caduto nelle mani dgli spietati uomini di El Lisiado, un Mescalero noto anche col nome di Diavolo storpio. Questi,  con il viso protetto da un fazzoletto sta sfidando Tex a dargli la caccia, lasciando una scia di sangue al suo passaggio, desideroso di regolare un vecchio  conto col capo bianco dei Navajos. Seguendo la pista i due si erano divisi e Carson è caduto in trappola. Ora è in equilibrio precario su un barilotto e con  un bel cappio a stringergli la gola. Nel Pueblo abbandonato dove si sono rifugiati, spunta però Tex con un contorno scoppiettante di candelotti di dinamite  opportunamente acquistati a El Paso poco prima di passare il confine messicano. Liberato Carson è un gioco da ragazzi chiudere i conti con la banda, lasciando  per ultimo il sadico Mescalero che chiede il duello indiano al quale Tex non può sottrarsi. Ed ecco scoprirsi il volto per rico

Fosse 'a Madonna

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" Di tutte le donne una sola era buona e la fecero Madonna " Stavolta De Crescenzo ci diverte come solo lui sa fare, parlandoci della Madonna e chiedsendosi il  perché anche nella sua Napoli , sia più amata e popolare perfino del santo per eccellenza dei partenopei: San Gennaro . Con Fosse 'a Madonna , detto napoletano per  dire " volesse il cielo ", Luciano ci parla di storia, grazie e apparizioni in giro per il mondo, rammaricandosi di essere un ingegnere e quindi non idoneo  a fruire di una apparizione della Signora celeste, che come si sa e come lui stesso racconta, appare solo e sempre ai più semplici e miseri della Terra. Così  ci prende per mano e con garbo ci parla della Madonna così come descritta nei Vangeli compresi quelli apocrifi . Di come sia apparsa in alcuni luoghi oggi  famosissimi nel mondo e visitati, nei santuari a lei dedicati e costruiti, da milioni di pellegrini. Di come sia stata trattata da teologi e filosofi, oltre che  dai poeti

Color Tex N.9 La pista dei Sioux

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La pista dei Sioux D isegnato da Mario Milano su testi di Tito Faraci , il Color Tex semestrale arrivato al numero 9, ci porta nelle sconfinate praterie del West dietro ad una mandria di Longhorns guidata da un gruppo di pacifici cow boys tra i quali si è infiltrato un pericoloso bandito, ultimo di una banda che si è macchiata di un assalto alla diligenza culminata col massacro di tutti i passeggeri e conducenti. Tom Carrell è il suo nome, e Tex gli da la caccia ma non lo conosce e sa solo che si è unito a quei cow boys approfittando di un ingaggio fornito dal capo mandria Garth , a corto di uomini per tutto quel bestiame da governare. Grazie alle sue doti Tex ha sventato un attacco di un paio di Sioux ai danni di un mandriano isolato ed ha ucciso uno dei due prima di disarmare e lasciare l'altro. Questi è tornato al villaggio ed ha raccontato una versione completamente diversa, ossia di essere stati attaccati senza motivo dai bianchi, facendo infuriare Vento Nero , fig

Capitan Jack

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K intpuash , capo della tribù dei Modoc , tipo mite e ben voluto dai coloni che abitavano le terre fertili del Nord California nella regione del Lago Tule che corre lungo il confine dell' Oregon , è da tempo in guerra con il Governo degli Stati Uniti, che ha deciso di spostarli in una Riserva già abitata dai Klamath , tribù indiana dell'Oregon che da sempre è stata ostile nei loro confronti. Inevitabili quindi gli attriti tra le due etnie indiane con conseguente ritorno dei Modoc nelle loro terre. Ma stavolta i coloni che lo chiamano Capitan Jack , chiedono aiuto ai militari per via di razzie che hanno subito da un suo luogotenente, Hooker Jim che si è macchiato di alcuni massacri di civili inermi. Tra questi la famiglia del vecchio Foster , un tempo collega e ranger lui stesso, che soccorso dai militari del vicino Forte è riuscito a far mandare un telegramma a Tex che si reca immediatamente sul posto poco prima che il povero Foster gli spiri tra le braccia vanamente