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Visualizzazione dei post da settembre, 2011

La seconda scomparsa di Majorana. di J.Bonells

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Carlos si avvicina al tavolo, appoggia la pancia sul bordo, osserva con attenzione le due foto che spingo leggermente verso di lui, scartabella negli altri elementi del fascicolo e poi mi propone di usare la fotocopiatrice al terzo piano: «È contro il regolamento, ma si tratta di una storia vecchia che qui non interessa più a nessuno. Altrimenti tutto questo cumulo di cartacce non servirebbe proprio a niente. Grazie a lei, resuscita. Per un po’. Lei è una specie di archeologo. Adesso viene la parte più difficile. Seguire le tracce di uno scomparso che non lo è più del tutto… seguire delle tracce che si affievoliscono via via che ci avviciniamo…»   Che fine ha fatto il fisico italiano Ettore Majorana scomparso misteriosamente nella notte tra il 27 e 28 marzo del 1938?  Jordi Bonells ci fornisce la " sua versione dei fatti" e lo fa utilizzando lo strumento della ricerca intima e privata in antitesi alla tesi di Leonardo Sciascia che nel suo "La scomparsa di Majorana&

Il cimitero di Praga. di U. Eco

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Al passante che in quella grigia mattina del marzo 1897 avesse attraversato a proprio rischio e pericolo place Maubert, o la Maub, come la chiamavano i malviventi (già centro di vita universitaria nel Medioevo, quando accoglieva la folla degli studenti che frequentavano la Facoltà delle Arti nel Vicus Stramineus o rue du Fouarre, e più tardi luogo dell'esecuzione capitale di apostoli del libero pensiero come Étienne Dolet), si sarebbe trovato in uno dei pochi luoghi di Parigi risparmiato dagli sventramenti del barone Haussmann, tra un groviglio di vicoli maleodoranti, tagliati in due settori dal corso della Bièvre, che laggiù ancora fuoriusciva da quelle viscere della metropoli dove da tempo era stata confinata, per gettarsi febbricitante, rantolante e verminosa nella vicinissima Senna. Da place Maubert, ormai sfregiata dal boulevard Saint-Germain, si dipartiva ancora una ragnatela di straducole come rue Maître-Albert, rue Saint-Séverin, rue Galande, rue de la Bûcherie, rue Saint-J