L'ottava vibrazione. di C.Lucarelli

" Tutte le volte che si allentava il nodo della cravatta, il signor Cappa batteva l'unghia del pollice contro la superficie inamidata del colletto. Agganciava il nodo con l'indice, tirava piano verso il basso e poi, sempre, un piccolo colpo con la punta del pollice sulla cellulosa irrigidita, un piccolo colpo secco, all'indietro, come per lanciare una biglia, tutte le volte. Non serviva a niente, non aveva significato, e se anche gli avessero chiesto il motivo per cui lo faceva lui non avrebbe saputo cosa rispondere, perché non si era mai accorto nemmeno di farlo. " "Si sentiva. Si sentiva nell'aria che schiacciava la città. C'era qualcosa di diverso in quell'aria immobile e pesante, calda come in un forno, un odore aspro di metallo e fumo bagnato, un brivido elettrico, che sapeva di bruciato e faceva rizzare i peli sulle braccia. Era già stagione di piogge, ma non è aria di temporale quella che possono sentire tutti, da Massaua e lungo la cost...