Il fuggiasco

M i sono sposato nella primavera del 2004, e nel mese di luglio mi sono ammalato di varicella. Mi rendo conto che la scienza della medicina si sdegnerebbe anche solo all’idea di azzardare un’ipotesi di correlazione tra i due avvenimenti, né è mia intenzione alludervi. Fatto sta che mia madre, che ha esercitato la professione di pediatra per quattro decenni, si era zelantemente adoperata nei miei precedenti 26 anni di vita per mettermi a contatto con lo zoster. E non per una delle tante degenerazioni sadiche delle madri nei confronti dei propri figli, ma semplicemente per evitarmi il contagio da adulto, quando è risaputo che l’infezione è assai più debilitante per l’organismo. Ma era risultato evidente che il mio sistema immunitario, alla sola visione di quel virus, riusciva ad imporgli ogni volta ostacoli insormontabili, tipo per le mie figlie riuscire a percorrere senza sporcare il vestito nuovo i sei metri del vialetto d’ingresso che separano l’uscio di casa dalla portiera pos...