Il giorno prima della felicità. di E.De Luca

"Scoprii il nascondiglio perché c'era finito il pallone. Dietro la nicchia della statua, nel cortile del palazzo, c'era una botola coperta da due tavolette di legno. Mi accorsi che si muovevano quando ci misi i piedi sopra. Mi prese paura, recuperai la palla e sgusciai fuori tra le gambe della statua. Solo un bambino smilzo e contorsionista come me poteva infilare la testa e il corpo tra le gambe poco divaricate del re guerriero, dopo aver aggirato la spada piantata giusto davanti ai piedi. La palla era finita lì dietro, dopo un rimbalzo di sponda tra la spada e la gamba." Lo Smilzo è un giovane orfano che vive, nella Napoli del dopoguerra, con la madre adottiva in un grande caseggiato popolare. Don Gaetano è il portiere tuttofare del caseggiato. Lo Smilzo diviene amico di Don Gaetano. Don Gaetano tratta lo Smilzo come un figlio. Gli insegna l’arte del vivere e del sopravvivere e gli racconta la sua storia, che è anche la memoria della Napoli occupata e poi...