Le perfezioni provvisorie. di G.Carofiglio

Tutto cominciò con un'innocua telefonata di un vecchio compagno di università.
Sabino Fornelli fa l'avvocato civilista. Quando un suo cliente ha un problema penale, lui chiama me, mi passa il caso e poi non vuole saperne più niente. Come molti civilisti, pensa che gli uffici giudiziari penali siano posti malfamati e pericolosi, e preferisce tenersene alla larga.

Guido Guerrieri, avvocato penalista di Bari, è il protagonista di una serie fortunata di romanzi di Gianrico Carofiglio, che ironia della sorte oltre che giallista è di professione magistrato.
Come ogni personaggio dei romanzi noir o gialli che si voglia dire, il protagonista ha delle caratteristiche tutte sue, nel caso dell’avvocato Guerrieri siamo in presenza di un single quarantenne amante del pugilato, al punto tale da aver messo il sacco al centro del soggiorno di casa sua e sul quale, una volta indossati i guantoni, si sfoga e confida i suoi pensieri.
Personaggio  venato di una sana malinconia, affascinante per i modi, tutt’altro che rozzi anzi nobili come lo sport che ama, amante delle lunghe passeggiate notturne, pure in bicicletta, nella sua Bari, che in ogni romanzo ci descrive in maniera sempre più coinvolgente e rendendoci partecipi nella trasformazione della città.

Provai davvero a studiare, in quei pochi mesi, accarezzando segretamente la speranza del colpo di fortuna, della scorciatoia, della soluzione magica. Il sogno dei cialtroni.

In questo episodio si occuperà della scomparsa di Manuela,  figlia ventiduenne di una nota famiglia della Bari “bene”. Il suo incarico è più da investigatore privato che da avvocato, ma si lascia trascinare nella vicenda, in quanto nelle sue fantasie è sempre serpeggiato il mito dell’investigatore. Le indagini lo porteranno a contatto con ambienti esclusivi della Bari che conta e in un cerchio ristretto di uso e spaccio di cocaina, in cui sembra invischiata la ragazza scomparsa. Nello svolgersi degli eventi compaiono anche i personaggi di Nadia, ex prostituta difesa da Guerrieri e Caterina amica di Manuela. Le due donne, per strade diverse, condurranno Guido alla soluzione del caso.

Che senso c'era, davvero?
Mi ritorno' alla mente una frase di Hannah Arendt:
Il rimedio all'imprevedibilita' della sorte, alla caotica incertezza del futuro e' la facolta' di fare e mantenere promesse.
 

Ho letto tutti i romanzi in cui compare il personaggio dell'avvocato Guerrieri, e devo dire che "Le perfezioni provvisorie" è quello più coinvolgente, sia come trama narrativa, ambientazione e personaggi che via via si incontrano nella lettura. Un aspetto che mi è piaciuto molto è la descrizione della Bari notturna, facendola apparire, a tratti, una città sospesa nello spazio e nel tempo.

Adorno diceva che la forma piu' alta di moralita' e' non sentirsi mai a casa, nemmeno a casa propria. Sono d'accordo. Non bisogna mai sentirsi troppo a proprio agio. Bisogna sempre essere un po' fuori posto.

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