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Visualizzazione dei post da 2010

Traveller

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E' una rivista di viaggi con approfondimenti vari della Condé Nast che nel panorama variegato del settore si propone con autorevolezza e precisione minuziosa nel descrivere i vari luoghi, le modalità per raggiungerli e le varie strutture per l'ospitalità che vengono presentate con la dovuta cura e professionalità. Insomma noi a casa la leggiamo e spesso ne traiamo spunti per viaggi veri e propri quando anche per semplici sortite gastronomiche o per i classici week-end. In questo numero di Dicembre si parla molto di sci ovviamente con le località di Campiglio , Corvara , Selva sul fronte nazionale, con informazioni dettagliate di hotel e perfino piste e come affrontarle. All'estero poi, passando per Garmisch con l'eloquente titolo: Dalla Aloch di Pozza di Fassa alla Gudiberg di Garmisch: I CINQUE MURI dove ti sembra di avere la montagna in pugno. Parola di campione olimpico: Giuliano Razzoli . Per approdare – strano ma vero – oppure – udite udite – nientepopòdi

Dago – l'ordine dei monaci guerrieri

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Una premessa doverosa è bene farla. Non avrei mai acquistato un fumetto di Dago se non fosse stato per l'amico Carcamagnu che, tessendone a suo tempo le lodi, mi aveva incuriosito e non poco. A tal punto che quando mi è capitato questo numero interamente a colori nell'edicola di un grande centro commerciale, non ho resistito alla tentazione e l'ho fatto mio istintivamente. Devo dire che  ho fatto bene, l'ho letto d'un fiato e il personaggio mi ha particolarmente colpito per la sua umanità. Posto che è un aitante e invincibile guerriero dal carattere fiero e indomito, che combatte contro l'ingiustizia e contro i potenti e il tutto acquisito strada facendo, non avendo mai letto un numero, da sue riflessioni nonché ricordi di altri interpreti della vicenda, in questo numero mi è apparso più come un sant'uomo dedito a lenire e curare le sofferenze del mondo, ma attenzione a dirglielo vi ritrovereste scaraventati a terra. L'azione è poca per la verità, come

Il senso di Smilla per la neve

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Perfettamente in tema natalizio e recente copiosa nevicata, vi propongo un libro bellissimo che saprà farvi amare la Groenlandia e vi terrà, se già non l'avete fatto, inchiodati fino alla ... conclusione?? Smilla viene dalla Groenlandia, un paese dove ci sono più di dieci modi per dire ”neve". E' una donna indipendente e scontrosa, con specifiche conoscenze di glaciologia e un solo legame affettivo con un bambino, Esajas , figlio di una vicina. Quando, una sera d’inverno, Esajas muore scivolando da un tetto innevato, Smilla sa che non è un incidente. Ha visto le ultime impronte dei suoi passi, e il ” senso per la neve " trasmessole dalla madre eschimese le permette di leggerle come fossero scritte. E' così che comincia a investigare, frugando in un mistero che nessuno vuol riconoscere, scoprendo rapidamente che la sua azione è osteggiata, che sta sfidando la polizia e il potere di certe istituzioni legate allo sfruttamento delle risorse minerarie della Groenlan

Campo del sangue. di E.Affinati

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Un viaggio nella memoria. Un viaggio nel dolore. Un viaggio per lo più a piedi. Un viaggio che per molti fu senza ritorno. Un viaggio di un uomo che vuole capire perchè ciò è accaduto. Un viaggio da Venezia ad Auschwitz. Eraldo Affinati attraversando l'Europa, cinquant'anni dopo la caduta del nazismo, ci regala un diario di viaggio di quello che fu l'Olocausto e di quello che è oggi il suo ricordo . Ma anche l'occasione di raccontare un'Europa che cambia, di chi fu nemico ed oggi amico, di cosa devono aver pensato quei viaggiatori senza ritorno, di cosa devono aver visto, di come devono essere stati gli ultimi chilometri, gli ultimi minuti primi di entrare nel Campo del sangue. Un libro per non dimenticare. Perchè il peggior nemico delle vittime dell'Olocausto è l'oblio. "Ma qual è il vero obiettivo? Auschwitz? Perché Auschwitz? Solo perché mia madre ha rischiato di finirci? Oppure perché, da un paio di anni, leggo quasi soltanto libri sui campi di conc

Il Manuale della Pasta

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387 ricette de " La Cucina Italiana " a cura di Stella Donati Tutti i tipi e i formati di pasta e tutti i modi per prepararla, cuocerla, presentarla sono elencati su questo Manuale che non può mancare in nessuna casa italiana, per l’importantissimo aiuto che offre alla fantasia e all’esperienza di chi cucina. Tanti consigli utili per scegliere bene fra i vari tipi di pasta e tanti segreti importanti per la cottura, per trasformare gli avanzi in altri piatti gustosi, per preparazioni particolari. Dopo i consigli vengono le ricette, ben 387, tutte sperimentate da "La Cucina ltaliana" e tutte minuziosamente descritte con le dosi esatte degli ingredienti necessari, i tempi di cottura, le azioni da compiere per cucinare pastasciutta, paste al torno, paste ripiene e saporiti minestroni. Due indici, uno per argomenti e uno alfabetico, facilitano la ricerca delle ricette. ln più le numerose illustrazioni a colori anticipano l’ appetitoso aspetto dei piatti finiti. Insom

Auto & Fuoristrada

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E' una rivista mensile della Hachette che si occupa di auto con particolare attenzione ai fuoristrada e al segmento SUV e urban SUV , con test drive, scoop sulle ultime novità dalle fiere mondiali e dai saloni dell'auto, comparazioni tra modelli, consigli e un ampio spazio dedicato al mercato dell'usato e all'amarcord di vecchi modelli storici. In questo numero "bimensile", dicembre-gennaio, per la verità poverino come spesso accade con i numeri di fine anno, c'è la prova della nuova BMW X3 " modello dell'anno 2011 ", uno speciale sui 40 anni della Suzuki Jimny con particolare riguardo ai modelli degli ultimi 40 anni della casa nipponica - Vitara - Gran Vitara - Shift e SX4 che condivide con la Fiat 16. Una sbirciata alla Mercedes ML 350 Bluetec Grand Edition della quale sembra ne verranno prodotti solo 400 esemplari superaccessoriati. Il test della Terios 1.5 4WD Dolomite Think Pink e della Freelander 2 ED4 della Land Rover ma q

La solitudine del maratoneta. di A. Sillitoe

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Appena finii al riformatorio mi misero a correre la maratona. Immagino pensassero che avevo proprio il fisico adatto perché ero lungo e magro per la mia età (e lo sono ancora) e in ogni caso non mi dispiaceva troppo, a dirvi la verità, perché nella nostra famiglia si era sempre corso molto, soprattutto per sfuggire alla polizia”. Che passa per la mente mentre uno corre? Che pensieri gli fanno compagnia? Cosa lo aiuta a vincere? Ed a perdere? Ed è possibile vincere perdendo? Le risposte a queste domande sono contenute nel primo racconto che da il titolo alla raccolta di Alan Sillitoe “La solitudine del Maratoneta”. Il libro vide la luce nel 1959 ed a 50 anni di distanza la casa editrice Minimun Fax ne ha curato la ristampa, anche perché oramai introvabile. Vi sono contenuti, anche altri racconti se ben più brevi del principale, tutti hanno come comune denominatore la solitudine dei protagonisti e l’ambientazione : Notthingham e la "working class" degli anni ’50. Alan Sillitoe

Strategia dell' Impero Romano

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La tesi che Edward N. Luttwak , consulente militare del Pentagono, espone in questo libro può essere riassunta nella constatazione che nel momento in cui la sicurezza di un grande organismo politico è in pericolo (l’allusione all’« impero » americano è chiara) diventa opportuno e di grande insegnamento tornare indietro a esaminare le strutture del più riuscito esperimento di governo sovra nazionale della storia, cioè l’impero romano. E questo allo scopo di ricercarne, come un nuovo Gibbon , le cause non solo dell’ascesa ma soprattutto del declino e della caduta. Come è noto Gibbon attribuiva queste cause al Cristianesimo e a esso imputava la distruzione e il disfacimento di quello che anche Luttwak considera l’unico esempio di impero multirazziale e multinazionale che sia durato a lungo. Secondo Luttwak la chiave per intendere questa durata sta nell’uso dell’apparato militare come forza di dissuasione. Per la prima volta un moderno tecnico prende in esame il periodo dal I al III secol

La terra della mia anima. di M. Carlotto

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La storia vera di un criminale. Si tratta di Rossini, amico storico dell'autore, da lui conosciuto in carcere e che con questo libro, dopo la sua morte, ha voluto rendergli omaggio. Un' immagine romantica, inconsueta per Carlotto, visto che solitamente dei criminali ne sottolinea la loro crudeltà e spietatezza. E con la storia dell'amico Rossini, viene raccontata una nuova storia d'Italia: quella della metamorfosi del crimine. Beniamino arrivò, come sempre, senza avvertire. Stavo lavorando sotto il loggiato quando lo vidi scendere dal taxi. Dalla grandezza della valigia capii che si sarebbe fermato abbastanza a lungo. Si tolse la giacca e andò subito nel capanno degli attrezzi. Tornò con una cesoia e un segaccio. «Bisogna potare la solandra, altrimenti non reggerà l’estate. E poi c’è uno dei lecci che sta crescendo tutto storto». Continuai a lavorare. Ogni tanto alzavo la testa dalla tastiera e lo vedevo usare quelle grosse forbici come se fosse un barbiere pazzo, e int

De Bello Gallico

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Su Cesare scrittore, vale ancor oggi il giudizio di Cicerone: «Questi libri sono nudi, schietti, affascinanti, spogli di ogni retorica come una persona della veste. Cesare volle fornir materia a chi intendesse scrivere di storia; ma fece cosa grata, se mai, agli sciocchi che vorranno aggiungervi i riccioli; ma alle persone assennate tolse la voglia di scrivere». La lettura di questo capolavoro, però, può esser maggiormente proficua a chi abbia una chiara conoscenza delle circostanze storiche e geografiche, della tecnica e nomenclatura militare, della strategia adottata da Cesare durante la lunga guerra. La moderna traduzione italiana è perciò accompagnata, nella presente edizione, da cartine e tabelle cronologiche, e da un'ampia serie di notizie riguardanti l' esercito, l' armamento, la tecnica romana delle fortificazioni, con riferimento ai vari passi dell'opera. Questo è quanto riportato in questa edizione economica del libro sul dorso di copertina. Il libro è molt

Parole in Musica

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A volte le parole sono più efficaci, si stampano meglio sulla superficie dell'anima se intrise di musica. Questa canzone dei milanesi Lacuna Coil sullo scorrere ineluttabile degli eventi durante la nostra vita merita un'attenzione a mio giudizio maggiore di quella che ha ricevuto alla sua pubblicazione nel 2000. Ve la ripropongo con il suo carico di significati.   SENZAFINE by Lacuna Coil Scorre lento il tuo tempo Che scivola sul velo della mia pelle nuda se Oltrepassassi il confine che Mi hai dato forse io non sarei qui Ma adesso ormai che senso ha Cercare di abbracciare un passato più puro Guardando avanti rischierò Ma riesco a rispondere ai miei perché Tutto ciò che sarai, era già stato scritto Se davvero esiste, questo Dio ha fallito Ogni parola pronunciata Sarà lo specchio del tuo dolore Riflette la colpa alimenta l`odio Madre Il mio destino scelgo se Madre Riesco a resistere Scorre lento il mio tempo Quell`ultimo respiro mi rassicura sento già Agonia senza fine c

Non tutti i bastardi sono di Vienna di A.Molesini

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“Il Terzo Fidanzato della nonna aveva i piedi troppo grandi per essere considerato intelligente. Scemo non era, perché sapeva oziare con grazia e costanza, ma...” . «Maggiore, la guerra è assassinio, sempre... voi ora volete solo dare un esempio: uccidere dei signori non è come uccidere dei contadini! Negando la grazia voi contribuite... sto dicendo voi, barone von Feilitzsch, perché qui ci siete voi... contribuite a distruggere la civiltà di cui voi ed io... e questo ragazzo... facciamo parte, e la civiltà è più importante del destino degli stessi Asburgo, o dei Savoia». Questo primo romanzo di Andrea Molesini, ci racconta l’Italia durante la Grande Guerra, o meglio quella parte d’Italia che fu fronte dopo la ritirata di Caporetto, l’Italia del Piave. Ma non è un romanzo retorico, anzi tutt’altro, con crudezza viene raccontata la storia di un ragazzo diciassettenne che senza volerlo diviene di colpo uomo. La vicenda ruota attorno alla famiglia Spada che, nella propria villa

Ve la ricordate?

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SELEZIONE del Reader's Digest (1948 - 2007) Credo che negli anni '70-80 fosse presente in ogni casa o quasi. Non sapevo che fosse morta e che su Wikipedia fosse presente la data del decesso, oltre che quella di nascita. Nemmeno sessantenne ed ha tirato le cuoia o meglio le copie; ma per quelli della mia generazione o giù di li, rimane uno di quegli oggetti che facevano parte dell'arredamento di casa, come la gondola di Venezia, la palla di vetro con la neve sul Colosseo o i centrotavola ad uncinetto con colori da assassini cromatici. Credo che le uniche cose che abbia letto su tale mensile fossero le barzellette, che non sempre c'erano, certi aforismi o citazioni di cui non capivo il senso e forse qualche articolo di sport tipo la differenza tra pelota cubana e quella basca o il polo a cavallo degli struzzi. Ma i suoi articoli di grido erano quelli di carattere medico: cure nell'Oregon per le vene varicose, nello Utah si curavano i calli con l'erba cipol

Allegro ma non troppo …

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Il Rinascimento non è il frutto di chissà quale motore intellettuale. Semplicemente i fiorentini, fino a quel periodo dediti al commercio ed all’attività di banchieri, si trovarono improvvisamente nelle condizioni di non poter più far fruttare dette attività. Infatti i crediti da esigere erano principalmente sotto forma di interessi da riscuotere verso Inghilterra e Francia, ma essendosi tali due nazioni spolpate di ogni liquidità nella famosa Guerra dei Cent’anni (che in realtà furono 116) entrambe dichiararono bancarotta e che non avrebbero pagato i loro debiti. E’ la stessa guerra che ha messo in ginocchio i fiorentini anche sul ramo del commercio. La loro abilità era infatti nella lavorazione della lana, ma essendo che anch’essa proveniva dall’isola britannica e specificatamente dalle pecore inglesi, ecco che il patatrac è fatto. Il bisogno aguzza l’ingegno ed esorta alla flessibilità, e così data la grande disponibilità di marmo in terra toscana, ecco che comincia il Rinasci

Da "Le Voci del Bosco" di Mauro Corona

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Inizia una nuova avventura, un nuovo Blog, che come gli altri, sarà in ottica minkiona, ossia in continua interazione coi suoi "25 lettori". Dopo il calcio ed il cinema, era il turno della lettura. Le intezioni sono quelle di creare un punto non di critica "colta", Dio ce ne scampi, ma un punto d'incontro, dove buttar lì qualcosa che si è letto ed è piaciuto oppure che non lo è piaciuto per niente ... insomma un po' di tutto ... lo Zio Tex ha proposto un fumetto, io invece vi butto li per iniziare degli alberi, ma non degli alberi qualsiasi, ma quelli che molto spesso incontriamo nel nostro cammino, anche quando non andiamo per boschi ... buona lettura, se vi va ... MAGGIOCIONDOLO Nella concretezza, risiede la nobiltà del maggiociondolo. E' come l'amico fedele che rimane nell'ombra ma è pronto a intervenire in caso di bisogno. Di lui ti puoi fidare. E' un generoso, e quando stai scivolando non si comporta come la muga traditrice, ma ti sostie

si parte con Patagonia un bel Texone

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  Giugno è il mese del Texone e novembre è il mese che vede il lancio di questo nuovo spazio sul web che raccoglierà recensioni e quant'altro in ottica stampa e tutto quanto fa pensiero e espressione su carta. Vorremmo essere o diventare come i coniatiori di un avvincente romanzo che andremo a recensire e sempre nella speranza di coinvolgere i lettori e i tanti amici del web. Ma torniamo all'appuntamento annuale col numero gigante, in questo caso del giugno 2009, e l'ho letto per voi proponendomi in veste di commentatore sperando nella clemenza del Carcamagnu e nell'assoluzione di Vincenzo Oliva e Sergio Bonelli giudici a latere. Sorvolo la ricostruzione storica, come sempre ineccepibile e preambolo ad ogni numero annuale del formato oversize, per dire che la collocazione di questa avventura è alquanto improbabile se non addirittura incomprensibile, per non parlare dell'amicizia, che muove a si lungo tragitto, fatta naufragare miseramente, a conferma della deb