La solitudine del maratoneta. di A. Sillitoe
Appena finii al riformatorio mi misero a correre la maratona. Immagino pensassero che avevo proprio il fisico adatto perché ero lungo e magro per la mia età (e lo sono ancora) e in ogni caso non mi dispiaceva troppo, a dirvi la verità, perché nella nostra famiglia si era sempre corso molto, soprattutto per sfuggire alla polizia”.
Che passa per la mente mentre uno corre?
Che pensieri gli fanno compagnia?
Cosa lo aiuta a vincere?
Ed a perdere?
Ed è possibile vincere perdendo?
Le risposte a queste domande sono contenute nel primo racconto che da il titolo alla raccolta di Alan Sillitoe “La solitudine del Maratoneta”.
Il libro vide la luce nel 1959 ed a 50 anni di distanza la casa editrice Minimun Fax ne ha curato la ristampa, anche perché oramai introvabile.Vi sono contenuti, anche altri racconti se ben più brevi del principale, tutti hanno come comune denominatore la solitudine dei protagonisti e l’ambientazione : Notthingham e la "working class" degli anni ’50.
Alan Sillitoe è stato definito uno dei capi stipite della letteratura "arrabbiata" inglese, che ha preceduto l’avvento dei Teddy Boys e dei Mods e tutti gli altri fenomeni underground che hanno caratterizzato la vita giovanile inglese.
La descrizione della società inglese dei primi anni ’50, che ci racconta Sillitoe, è impietosa e come lui stesso disse a tal proposito “i cavalli equestri sono trattati meglio di certi esseri umani."
Se vi va di leggerlo mettetevi in sottofondo un brano dei Dr. Feelgood, che nasceranno pochi anni dopo nell’Essex, nel desolato orizzonte industriale di Canvey Island.
nella nostra famiglia si era sempre corso molto, soprattutto per sfuggire alla polizia
RispondiElimina;-))
noi correvamo molto ... perchè eravamo la polizia .. ;-))
RispondiEliminammhh .. qui gatta ci cova
RispondiEliminacova tu non c'entri ... mica ti chiami steve ... solo gli steve corrono i 1.500 ...
RispondiEliminaho corso come un matto dal Sudafrica
RispondiEliminafino all'arena di Milano dove nel '73 feci il record del mondo battendo un campione come Plachy mica un moscetto
come Coe
voi marioli statev'accuorti che
RispondiEliminav'ho preso il numero di targa
io corro più di voi e pure con il pallone.
RispondiEliminaio non posso sudare ... già sono bagnato di mio ...
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